Dalle discariche ai giardini: non solo a Caen, ma anche a Roma. Lettera a Ballarò

Roma,26 giugno 2014

Egregio Dottore,

Nella puntata di “Ballarò” del 17 giugno avete trasmesso un servizio incrociato dedicato da un lato alle discariche presenti nell’area di Montichiari ed all’altro all’esempio di intelligenza ambientale rappresentato dal Parc Floral di Caen in Francia.

Si tratta, per quest’ultimo,come la sua inviata ha ampiamente documentato, di un parco cittadino di 17 ettari realizzato sull’area che per 50anni aveva ospitato una discarica divenuta oggi vanto di una cittadina di provincia e metadi turisti non solo francesi che hanno la possibilità di visitarlo gratuitamente per tutto l’anno.

Un esempio di buona amministrazione e di come la lungimiranza e la progettualità possano trasformarsi in soluzioni concrete a vantaggio dell’ambiente e dei cittadini.

Ebbene, per completezza di informazione, le devo segnalare che anche aRoma potrebbe vedersi realizzato un progetto simile e molto più grande (circa10volte) poichè il nostro Gruppo ha presentato alla Regione Lazio già nel maggio del 2007 un documentato progetto di riqualificazione e ripristino ambientale redatto dallo Studio Fontana e approvato con il Decreto Commissariale del 30 giugno2008 che, una volta realizzato, trasformerebbe l’area della discarica di Malagrotta, chiusa il 30 settembre del 2013, in un immenso parconaturale con oltre 340mila piante messe a dimora in grado di assorbire ogni anno circa 800 tonnellate di anidride carbonica restituendo così ossigenoallacittà.

Se tutto fosse andato cosi come proposto progettato e previsto già nel 2016 Roma avrebbe potuto avere un parco naturale buon esempio di riqualificazione ambientale.

Tutto questo, oltre a comunicarlo alle autorità e agli organi di stampa, lo abbiamo descritto in una dettagliata pubblicazione dal titolo “Malagrotta, la fortuna di Roma, 30 anni al servizio della città ” , del marzo 2011, curato e realizzato da un qualificato gruppo di lavoro della Apriambiente, che contiene tutti gli aspetti progettuali e tecnici del progetto di capping e di riqualificazione.

Abbiamo però fatto di più, completando il ripristino di un lotto campione, il Lotto L, visibile e visitabile, che da una chiara idea di quello che potrebbe essere l’intero parco una volta realizzato e inoltre mettendo già a dimora nel tempo oltre 80 mila piante.

Le allego, pregandola di una attenta lettura, la già citata pubblicazione ed una copia del mio libro-compendio “Storia e cronaca a volo d’angelo sulla monnezza di Roma e del Lazio. Dal 1944 al gennaio 2014. E non solo…” che a pag 109 visualizza sial’intervento completo del Lotto L sia il plastico dell’intero Parco Naturale.

Mi auguro che dopo averli letti voglia darne dovuta informazione e comunicazione. Con i più distinti saluti.

Manlio Cerroni

 

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